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Il Gran Sasso offre una miriade di luoghi dalla bellezza mozzafiato, che meritano di essere visitati.

Di seguito ne vengono citati alcuni, ovviamente, ogni consiglio o suggerimento è ben accetto.

 

 

IL CASTELLO DI ROCCA CALASCIO

Con quasi 1500 metri di altitudine è il castello più alto d’Italia e fra i più elevati d'Europa, oltre che uno dei più antichi centri abitati dall'uomo in Abruzzo. E' una delle fortificazioni che maggiormente si fonde con l'impervio territorio roccioso che lo circonda, costruito interamente in bianchissima pietra calcarea e posto a cavallo di una cresta a dominio della valle del Tirino e della piana di Navelli. Da qui si può godere di uno spettacolare panorama su Campo Imperatore e il Gran Sasso. Il suo ruolo principale era quello di controllare il più importante percorso tratturale aquilano che passava sotto le sue mura. Le dimensioni contenute rendevano Rocca Calascio adatta solo a scopi militari e ad ospitare un esigua guarnigione, per questo ai suoi piedi si sviluppò il borgo, ben presto cinto anch'esso da mura, per difendere la popoalzione dalle scorrerie di invasori e pirati, che dalla costa sempre più spesso interessavano anche le valli più remote.

La Rocca è collegata al borgo da un ponte in legno, un tempo retrattile. Nel 1703 un disastroso terremoto ha danneggiato il castello e l'abitato di Rocca Calascio: furono ricostruite solo le case nella parte più bassa e molti abitanti preferirono trasferirsi nella sottostante Calascio, paese di recente origine.
La parte alta è disabitata dagli ultimi anni '50, anche se ultimamente qualche casa è stata restaurata e in una di queste oggi possiamo trovare un rifugio-ristorante-ostello.
Anche il castello è stato oggetto di restauri e consolidamenti, tanto che oggi è pienamente e gratuitamente fruibile. Molti di voi lo ricorderanno come il castello diroccato nel film Lady Hawke. In definitiva, è un posto da visitare assolutamente.

 

castello rocca calascio

Il Castello di Rocca Calascio

rocca calascio

castello di rocca calascio

RIGOPIANO

Rigopiano, frazione del comune di Farindola, è un importante centro turistico, punto di partenza per interessanti e incantevoli escursioni naturalistiche, speleologiche e alpinistiche, ricco di strutture ricettive e sportive. E'’una conca carsica di eccezionale bellezza, nel cuore del massiccio del Gran Sasso, a circa 1200 metri sul livello del mare, attraversata dal torrente Rigo e situata alle pendici dei monti S. Vito (m. 1952), Siella (m. 2000), Coppe (m. 1800) e Camicia (m. 2564).
La montagna, interamente ricompresa all’interno del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, è caratterizzata da ampi pascoli e boschi a faggeta che hanno offerto la possibilità di tramandare fino ai giorni nostri gli usi civici di alpeggio e di legnatico. Non di rado è possibile scorgere animali al pascolo.
Ben organizzato è il patrimonio ricettivo. L’area attrezzata per pic-nic con panche in legno comprende punti di accensione fuoco interamente realizzabili in pietra e parco giochi per bambini. I punti di ristoro estivi costruiti in legno sono perfettamente integrati nel territorio e restano aperti fino a tarda notte per far degustare durante le fresche serate i prodotti tipici locali (pecorino farindolese, arrosticini, ecc.).

Ottimo per scampagnate immerse nella natura.    

 

rigopiano

Rigopiano

rigopiano farindola

PRATI DI TIVO

Prati di Tivo è una località turistica montana sulle falde del Gran Sasso, nel Comune di Pietracamela.
Il nome pare derivare dal termine prati retrivi ossia prati tardivi data la sua posizione in alta quota (1450 m).
È sita a 6 km dal centro storico di Pietracamela e a 40 km da Teramo.
Abbondante la ricettività costituita dai numerosi alberghi.

A Prati di Tivo sono attive piste da sci da discesa e relativi impianti di risalita: in particolare due moderne seggiovie, una quadriposto ed un biposto che arriva a quota 1800. Esiste ancora la vecchia seggovia monoposto che sale ai 2.050 metri dell’Arapietra. Tutti gli impianti sono siti ai piedi del versante settentrionale del Corno Piccolo. È presente anche una pista per lo sci da fondo.

In estate la località Prati di Tivo offre diverse possibilità per escursioni e ascensioni con diverso grado di impegno: da semplici passeggiate nei boschi a difficoltose arrampicate su roccia.
Attraverso la Valle del Rio Arno e Campo Pericoli è possibile fare una traversata e giungere a Campo Imperatore.

Imponente e maestoso è il Gran Sasso visto dai Prati. Vi lascera' senza fiato!

prati di tivo

Prati di Tivo

prati di tivo

prati di tivo albergo

FIUME TIRINO

Splendido corso d'acqua proveniente dal Gran Sasso, dal sistema acquifero di Campo Imperatore.

Dopo un percorso carsico di 25 Km, fuoriesce a valle. La portata d'acqua è costante per tutto l'anno (6000 l/sec ) ad una temperatura di 11°, non avendo affluenti, le sue acque sono sempre limpide. Il fiume Tirino è uno dei corsi d'acqua piu' puliti d'Europa.

A valle, alimenta tre sorgenti, Capo d'Acqua, Presciano e il piccolo lago sotto Capestrano, ma il maggiore afflusso proviene da Capo d'Acqua essendo le altre due quasi ferme. Il nome deriva dal greco " tritano " e vuol dire appunto triplice sorgente, la valle in cui scorre è anche detta valle Tritana o valle Trita.

Il fiume ospita trote (tra cui la fario) e gamberi rarissimii. Aironi, gallinelle di fiume e lontre rappresentano la fauna. Caratteristici di questo fiume sono i salici cinerini e i salici bianchi, ma anche i lecci ed il ginepro rosso.

Un corso d'acqua meraviglioso!

fiume tirino

Il Fiume Tirino

fiume tirino

STRADA PROVINCIALE RIGOPIANO-CASTELLI

La provinciale Rigopiano-Castelli è un tratto di strada che collega il versante pescarese del Gran Sasso, a quello teramano. Si estende per circa 20km. Partendo da Rigopiano, scende dopo tornanti e panorami mozzafiato, nel centro abitato di Castelli. La pedemontana, percorre lla fitta faggeta caratteristica di questi luoghi, ai piedi del Monte Camicia.

Vi aspetteranno impressionanti vedute sulle pareti est e nord del Monte Camicia. Dopo circa 10km di percorrenza in direzione Castelli, lo sguardo si aprira' verso i monti Prena, Brancastello e Corno Grande. Godrete di vedute che spaziano dal mare alla collina fino ad arrivare a quota 2912mt.

monte camicia castelli

Lungo la strada provinciale Rigopiano - Castelli

gran sasso monte camicia

 

CASCATE DEL FIUME RUZZO

Il fiume Ruzzo nasce sul Monte Prena a 2560mt. Affluente di destra del fiume Mavone.

Nei pressi di Pretara, sopra il santuario di S. Gabriele dell'Addolorata il torrente forma una cascata. La cascate si raggiunge a piedi per una mulattiera di circa 300 metri la quale in un tratto si interrompe e bisogna proseguire lungo le pietre del torrente.Proprio qui vicino c'è uno chalet-ristorante.

Ottima idea per una bella giornata immersa nella natura.

Nelle vicinanze di Pretara, si puo' visitare L'Eremo di Fra' Nicola, meglio conosciuto con il nome di Grotta di Frattagrande. Si tratta di una minuscola chiesetta quasi incastonata nella roccia, costruita dall'ultimo eremita del Gran Sasso, che vi trascorreva le sue giornate in meditazione. Fra Nicola Torretta, nacque a Picciano (PE) nel 1803, e fin dal 1825 abbandonò la benestante casa paterna e una vita che non rispecchiava affatto i suoi principi di carità, umiltà, fraternità, per ritirarsi presso i ruderi del Castello di Pagliara.

 

cascate fiume ruzzo

Sopra: Cascate del Fiume Ruzzo

Sotto: L'Eremo di Fra' Nicola

eremo frà nicola

 

OSSERVATORIO DI CAMPO IMPERATORE

L'Osservatorio di Campo Imperatore è attualmente una stazione osservativa dell'Osservatorio Astronomico di Roma, situata in prossimità del Gran Sasso d'Italia (AQ) a circa 2200 m di quota.

La Stazione, come progetto, nasce negli anni '50 e grazie ad uno speciale finanziamento vede la sua realizzazione alcuni anni dopo. All'inizio degli anni '60 viene inaugurato il primo telescopio: uno Schmidt da 60/90/180 cm, oggi equipaggiato con un imager CCD a largo campo e fornito di sistema di controllo e puntamento ad alta automazione. Negli anni '70, infine, si procede ad un ampliamento della struttura, costruendo una nuova cupola che adesso ospita il telescopio infrarosso AZT-24 da 1,1 m. Da questo osservatorio, gli astrofili possono ancora godere di uno dei cieli più bui d’Italia al pari delle località alpine e forse solo superato da alcune località montane più interne della Sardegna.

osservatorio campo imperatore

L'Osservatorio di Campo Imperatore

ALBERGO DI CAMPO IMPERATORE

Il 3 settembre del 1943, nella camera 201 (oggi la 220) dell'unico albergo esistente allora a Campo Imperatore, venne imprigionato Benito Mussolini.

Oggi, la struttura ha una capacità di 100 posti letto dotata di ristorante da 200-250 coperti,taverna abruzzese,sale di lettura e soggiorno,bar.

 

albergo campo imperatore mussolini

L'albergo di Campo Imperatore dove soggiornò Benito Mussolini

FORCA DI PENNE

Situato a pochi chilometri dal centro abitato di Brittoli e da Cannatina, il valico di Forca di Penne è caratterizzato dala sua tozza torre di origine medievale che si vede a grande distanza. Qui convergono anche le strade che vanno a Brittoli e Civitaquana, sul versante pescarese, e Ofena e Capestrano, sul versante aquilano. Buona base di partenza per escursioni sul monte Picca e monte Scarafano. Forca di Penne è uno dei luoghi più interessanti d’Abruzzo per gli ornitologi, vale la pena di segnalare che qui vivono stabilmente esemplari delle più belle specie di rapaci della regione come l’aquila, il falco pellegrino, il gheppio, lo sparviero e la poiana. Non sono affatto rari l’allocco, il barbagianni, il codirosso e il picchio verde.

forca di penne

La Torre di Forca di Penne

 

LE SCALATE DI VILLA CELIERA

 

Superato il centro abitato di Villa Celiera, si arriva, dopo alcuni chilometri fatti di salite e tornanti, in localita' Le Scalate.

Qui troverete una zona residenziale, molto accogliente, la quale offre una buona base di partenza per escursioni verso i Merletti di Villa Celiera, il Monte Bertona ed il vicino Altopiano del Voltigno.

 

le scalate villa celiera

I merletti di Villa Celiera, ovvero Le Scalate

 

 

CASTELLI CITTA' DELLA CERAMICA

Situato ai piedi del Monte Camicia, nel Parco del Gran Sasso, il paese di Castelli è un borgo circondato da un paesaggio agricolo e da calanchi argillosi.
E’ proprio la presenza dell’argilla, insieme a quella dell’acqua (per l’impasto) e della legna (per i forni), che portò una comunità di monaci benedettini, forse nove o dieci secoli fa, ad iniziare la produzione della ceramica. Da allora il paese è vissuto di ceramica, fino ad arrivare al ‘600 e al ‘700, quando grandi maestri hanno fatto di questo prodotto un’arte veramente raffinata, apprezzata anche nelle corti dei re.

 

A Castelli oltre al museo meritano una visita la chiesa di San Donato, famosa come la Sistina della Maiolica. Tutta la volta è interamente realizzata con ceramiche dipinte,( vedi foto a lato). Il soffitto di questa nuova chiesa, dipinto tra il 1615 e il 1617, è unico nel suo genere sia in Abruzzo che nel resto d’Italia.

Il Presepe Monumentale è composto da 54 statue a grandezza naturale ed è conservato all'interno dell 'Istituto d'Arte dove è possibile ammirare anche la raccolta internazionale di ceramica d' arte moderna.

 

san donato castelli

Sopra: La chiesa di S.Donata a Castelli

 

LA BELLA ADDORMENTATA

Se vi trovate nei pressi di Pescara, Montesilvano e altre zone limitrofe, lo sguardo verso la catena del Gran Sasso vi mostrera' una principessa addormentata.

Potrete ben distinguere i lineamenti del volto (Corno Grande), della fronte (Corno Piccolo), del corpo (monti Prena e Camicia).

Se osservato al tramonto, in giornate con cielo limpido, è una cosa eccezionale!

 

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bella addormentata gran sasso

La Bella Addormentata - Gran Sasso

bella addormentata

CASTEL DEL MONTE

Suggestivo paese dalle inconfondibili peculiarità medievali, Castel del Monte si trova all’interno del parco nazionale del Gran Sasso ed è meta costante degli amanti della natura. Per secoli è stato un centro importante per la transumanza e tuttora è noto per i suoi formaggi. Nel XVI secolo Castel del Monte ha subito la distruzione per mano dell’esercito aquilano guidato da Muzio Colonna.

Ogni anno il 17 Agosto, si rinnova l'antico "rito de re sette sporte", ovvero la Notte delle Streghe, magicamente rievocata con uno spettacolo teatrale che si svolge lungo le strade del paese, nel quale lo spettatore, attraversando le vie del borgo, viene catapultato in un mondo sospeso a metà tra la tradizione e l'immaginazione.

Bellissimo borgo, da visitare assolutamente!

castel del monte

Castel del Monte

castel del monte

PIANA DEL VOLTIGNO

Insieme alla Valle d'Angri, è una Riserva Naturale Guidata Regionale istituita con L.R. 28 settembre 1989, n.87, ricompresa nel Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga. E' sul territorio di due province, L'Aquila e Pescara, ma una grossa fetta ricade sul territorio di Carpineto Nora e una piccola parte appartiene ad Ofena. Si trova sul versante orientale del Gran Sasso ed è una conca montana carsica. E' caratterizzata da grandi faggete e dalle " doline " che sono forme tipiche del paesaggio carsico che si presentano come un avvallamento circolare in cui l'acqua viene assorbita e convogliata nelle vie sotterranee. Infatti, a Voltigno, d'inverno, cade molta neve e questa, quando in primavera si scioglie forma tanti piccoli laghi carsici, che poi d'estate scompaiono. Resta solamente un lago chiamato Lago Sfondo, che la credenza popolare vuole che non abbia fondo e che vada addirittura a sfociare direttamente al mare. E' zona faunistica del camoscio d'Abruzzo, sono presenti anche poiane, falchi pellegrini, caprioli, il lupo appenninico ed il gatto selvatico, una volta vi era presente anche l'orso.

Piana del Voltigno

Il Voltigno

voltigno

FONTE VETICA

La piana di Fonte Vetica è la parte piu' orientale di Campo Imperatore.

Fonte Vetica è circondata da splendide montagne, tra le quali il Monte Camicia, è la più alta dell'intera costiera spartiacque del Gran Sasso. Su Campo Imperatore ( sud ) , scende con morbidi dossi, a parte una serie di paretine sotto la vetta, affacciandosi sulla pineta e la piana di Fonte Vetica. Il bosco è costituito da abeti rossi e bianchi da cui partono anche numerosi sentieri segnati con cartelli per splendide escursioni a piedi. Da quì si possono raggiungere il Monte Siella, il Monte Tremoggia e il Monte Camicia ed il monte Prena.

Caratteristici del luogo, sono i famosi "braceri" dove potrete gustare dell'ottima carne (cotta da voi) e dei formaggi locali al TOP, come il marcetto di Castel del Monte.

Vanno inoltre ricordati i numerosissimi film e spot pubblicitari girati a Fonte Vetica e Campo Imperatore tra i quali "Lo chiamavano Trinità" e "...Continuavano a chiamarlo Trinità" con Bud Spencer e Terence Hill.

 

 

 

Fonte Vetica

fonte vetica sci di fondo campo imperatore

 

CASCATA DEL VITELLO D'ORO

Il fiume Tavo, nasce dalla sorgente "Pisciarello" nel vallone d'Angora.

Percorsi alcuni chilometri,il fiume arriva nella valle d'Angri e si getta in un enorme grotta, chiamata Bocca dell'Inferno, per poi sfociare in un'altra valle ove forma una spettacolare cascata alta 28 metri: la Cascata del Vitello d'Oro, sorgente tra le più importanti del versante sud del gruppo del Gran Sasso. Da notare il contrasto tra versanti rocciosi con scarsa vegetazione o addirittura spogli e la conca che appare verdeggiante di alberi cresciutivi spontaneamente.


cascata vitello d'oro

La Cascata del Vitello d'Oro

cascata vitello d'oro farindola

IL MONUMENTO DELLA TREAGEDIA DI FONTE VETICA A CAMPO IMPERATORE

 

Come tutti i monti alti, complessi e molto frequentati, anche il Gran Sasso ha avuto la sua dose di tragedie. Sulle creste e sulle vie è facile imbattersi in lapidi commemorative.

Molto triste è la tragedia che avvenne alle falde del Monte Bolza, poco distanti da Fonte Vetica in territorio ofenese.

Quì, il 13 ottobre 1919 il pastore Pupi Nunzio di Roio muore con i suoi figlioletti sorpreso da una tormenta di neve, la moglie nel disperato tentativo di portare loro aiuto impazzisce e muore dal dolore. Lo scultore Vicentino Michetti ha impresso nel marmo questa tragedia per onorare tutti quelli che hanno trovato la morte in queste montagne.

Nel corso del 2006, sconsiderate mani hanno sfregiato l'opera che ora dovrà essere riparata. Si sta pensando di spostarla in un luogo più sicuro e meno nascosto.

tragedia fonte vetica

Il monumento della Tragedia di Fonte Vetica a Campo Imperatore

monumento tragedia fonte vetica campo imperatore gran sasso d'italia

 

monumento vicentino michetti gran sasso fonte vetica

 

tragedia fonte vetica ofena Pupi Nunzio di Roio

CHIESA DI SANTA MARIA DELLA PIETA'

 

A poche decine di metri dal Castello di Rocca Calascio si trova la suggestiva chiesa di S. Maria della Pietà (XVI sec.).

L'elegante tempietto, sorto secondo la tradizione su una preesistente edicola votiva, venne edificato, alla fine del XVI secolo, su pianta ottagonale. Alla suggestione dell'impianto centrale, che richiama analoghi organismi costruiti in Abruzzo a partire dal XIV secolo, si coniuga l'eccezionale valenza  paesaggistica del sito; la chiesa è infatti posta a ridosso dell'antico borgo abbandonato di Rocca Calascio, a dominio della sottostante piana di Navelli, percorsa dall'antico tratturo. Lo spazio interno, organizzato da un sistema di paraste tuscaniche e coperta da una cupola ad otto spicchi, si configura in severe forme cinquecentesche; ad una delle facciate esterne, caratterizzate da una generale disorganicità, si addossa un semplice corpo di fabbrica adibito a sacrestia.

L'oratorio rappresenta una delle tappe di un tradizionale percorso devozionale.

 

S. Maria della Pietà rocca calascio

 

SANTUARIO DI SAN GABRIELE DELL'ADDOLORATA A ISOLA DEL GRAN SASSO (TE)

 

Il Santuario di San Gabriele dell'Addolorata è un santuario abruzzese, che si trova ai piedi del Gran Sasso, nel comune di Isola del Gran Sasso d'Italia, in provincia di Teramo. Ci sono 4 strutture principali: il convento in cui c'è la sede dei passionisti, la vecchia chiesa in cui è morto San Gabriele dell'Addolorata (vedi foto a lato) , la nuova chiesa in cemento armato ed acciaio, che in genere viene aperta nei giorni festivi per accogliere l'alto numero di pellegrini, e la sede dell'Eco di San Gabriele, la rivista mensile collegata all'attività del santuario.

Nella struttura della vecchia Chiesa, è presente un interessante museo che raccoglie testimonianze di tantissimi fedeli, sui miracoli di San Gabriele.

San Gabriele dell'Addolorata è il patrono d'Abruzzo. Il Santuario di San Gabriele dell'Addolorata è una meta di pellegrinaggio molto cara ai giovani, due gli appuntamenti principali, uno nel mese di Marzo, a cento giorni dall'esame di stato, per prendere il diploma di scuola media superiore, in cui migliaia di studenti provenienti dall'Abruzzo e dalle Marche, arrivano al santuario, per pregare per un buon esito dell'esame, e nel quale vengono benedette le penne. L' altro nell'ultima Domenica di Agosto, in cui viene formata una tendopoli in cui giovani (ma anche meno giovani) si accampano per cinque giorni, dando vita ad un meeting religioso.

Tra i celebri visitatori del Santuario Papa Giovanni Paolo II e l'allora Prefetto della Congregazione per la dottrina della fede Joseph Ratzinger. Il ricordo di queste visite è testimaoniato dalle foto esposte nel moderno Santuario.

 

COME RAGGIUNGERE IL SANTUARIO DI S.GABRIELE

* In auto
Il santuario si trova a tre chilometri dall'autostrada A24 Roma-L'Aquila-Teramo.
Da Roma: prendere l'A24 verso Teramo, uscire al casello "S. Gabriele" e seguire le indicazioni per il santuario, che si trova a 3 km.
Da Bologna: prendere l'A14 verso sud, uscire al casello "Giulianova-Teramo", dirigersi verso Teramo e qui prendere l'A24 verso l'Aquila-Roma, uscire al casello "S.Gabriele".
Da Bari: prendere l'A14 verso nord, uscire al casello "Roseto degli Abruzzi", prendere la statale 150 verso Teramo-Villa Vomano; dopo 15 km. imboccare l'A24 verso Roma-L'Aquila, uscire al casello "S. Gabriele".

* In pullman
Da Roma ci sono per Teramo varie corse giornaliere di pullman tramite l'ARPA, che partono dal piazzale della Stazione Tiburtina (feriali : 6.15 / 8.10 / 12.25 / 14.25 / 15.15 / 18 / 19.30; festivi: 8.10 / 13.30 / 18 / 19.30 / 22 / 22.15). Scendere a Teramo e prendere il pullman per il santuario.
Da Teramo (solo nei giorni feriali) c'è un servizio di pullman per il santuario dal piazzale S. Francesco (ore 6.40; 8.15; 11; 12.35; 13.40; 14; 17; 19).

* In treno
Da Bologna e da Bari (linea Milano-Lecce): scendere alla stazione di Giulianova, quindi prendere il tram (corse ogni 30 minuti) per Teramo, da qui prendere il pullman per il santuario.

 

 

santuario san gabriele dell'addolorata gran sasso

SOPRA: LA VECCHIA CHIESA DI SAN GABRIELE DELL'ADDOLORATA

 

 

 

CARTINA SAN GABRIELE

SANTO STEFANO DI SESSANIO (AQ)

 

Santo Stefano di Sessanio è un comune di 120 abitanti della provincia dell'Aquila: fa anche parte della Comunità montana Campo Imperatore-Piana di Navelli. Fa parte del Club dei Borghi più belli d'Italia.

La storia locale è da sempre legata all'economia pastorale: sin dall'Alto Medioevo, infatti, il borgo era connesso alla vicina grancia benedettina di Santa Maria a Monte, denominata dalla popolazione locale "Convento di Casanova". Il potente ordine monastico soprintendeva alle principali attività pastorali in tutto il circondario.

Annesso per un lungo periodo alla Baronia di Carapelle, Santo Stefano di Sessanio divenne feudo dell'influente famiglia De' Medici di Firenze nel corso del XVI secolo.

Inglobato nel Regno di Napoli nel corso del XVI secolo, il paese continuò a godere di una fiorente economia, fino all'avvento di una profonda crisi socio - economica che, spingendo gli abitanti all'emigrazione, ne ha determinato lo spopolamento pressoché totale ed un inesorabile decadenza nel corso del XX secolo.

Solo negli ultimi anni il fascino del borgo ha richiamato l'attenzione di investitori stranieri e di imprenditori locali, che sono riusciti a donare nuova vita al paese, ormai ricercata meta turistica.

torre medicea

 

santo stefano di sessanio

 

 

L'IPPOVIA DEL PARCO

 

Un lungo percorso che permette di conoscere ed apprezzare uno straordinario patrimonio ambientale e culturale lungo vecchie mulattiere, carrarecce e sentieri tra paesaggi di incontaminata bellezza, paesi e borghi, pascoli e boschi di faggio e roverella. Gli itinerari ricalcano per lo più quelli già esistenti che, per secoli, hanno collegato borghi e paesi divisi dal massiccio del Gran Sasso o sono stati da sempre utilizzati dagli agricoltori per raggiungere i campi coltivati in quota.

Il Parco ha così realizzato un grande anello attorno al massiccio del Gran Sasso, arricchito da una maglia di diramazioni e circuiti più brevi, per un totale di circa 300 km di sentieri opportunamente ripristinati.
Il tracciato si sviluppa sui versanti teramano aquilano e pescarese del Gran Sasso D'Italia. L’intervento ha consentito l’allestimento di aree di sosta o di tappa attrezzate con ricoveri per i cavalli, come è il caso del complesso di Paladini nel Comune di Crognaleto, dotato di una foresteria di 50 posti letto, un ristorante, un punto informativo e una stalla che può ospitare fino a 10 cavalli.

 

cartina ippovia gran sasso

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